Marzo 1, 2022
Mitigare l’effetto isola di calore in città, migliorare il clima locale, attenuare l’inquinamento dell’aria e aumentarne la qualità: sono solo alcuni dei benefici offerti dai tetti green e infrastrutture verdi. A sottolinearlo è una ricerca ENEA, dal titolo “Gli ecosistemi vegetali per la rigenerazione ecologica delle città” che, tra le altre cose, ha evidenziato l’importante contributo dei servizi ecosistemici per l’efficientamento energetico di edifici.
I benefici dei tetti green: lo studio ENEA
Nella prima parte della ricerca, che si è svolta principalmente sull’edificio F92 “Scuola delle Energie” sito nel centro ricerche di Casaccia, gli esperti hanno ribadito quanto l’uso della vegetazione sui tetti degli edifici risulta essere particolarmente efficace per ridurre le emissioni di anidride carbonica, contrastare il riscaldamento globale e diminuire la domanda di energia elettrica per il raffrescamento estivo.
Per dimostrarlo, i ricercatori hanno provveduto alla realizzazione di un tetto verde con una particolare tipologia di sistema multistrato pensile leggero. Dai dati rilevati è evidente come l’effetto “green” non solo comporta una riduzione delle temperature superficiali – che si mantengono intorno ai 26°C – ma evita anche sbalzi termici particolarmente frequenti nei modelli di tetti privi di vegetazione, sui quali in estate si può raggiungere un picco di 50°C nelle ore più calde.
“La realizzazione di infrastrutture verdi in un contesto urbano è una strategia sostenibile al fine di mitigare gli impatti dell’urbanizzazione. Migliora il clima urbano, riduce la temperatura dell’aria urbana e le estreme escursioni termiche superficiali, in particolare nelle regioni caratterizzate dal clima mediterraneo”, si legge nel report. Non solo: la costruzione di queste infrastrutture contribuisce notevolmente anche all’isolamento acustico e al conseguente assorbimento del rumore.
Normativa e certificazioni per i tetti green
Secondo la normativa UNI 11235, esistono due tipologie di tetti verdi: quelli estensivi, capaci di adattarsi alle condizioni ambientali esistenti richiedendo una manutenzione minima, e quelli intensivi che al contrario necessitano di maggiori interventi. In ogni caso è bene riconoscerne l’enorme valore ecologico, data anche la capacità di contrastare la perdita della biodiversità dovuta ad insediamenti urbani.
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Non è un caso, dunque, che negli ultimi anni diversi Paesi abbiano cominciato ad incrementare la costruzione e la riqualificazione dei propri tetti verdi avvalendosi anche di sistemi di certificazione applicabili a qualsiasi tipo di edificio, commerciale o residenziale, con l’intento di promuovere un deciso approccio orientato alla sostenibilità ambientale.
Alessandra Marcelli