Giugno 13, 2022
Si chiama Lightyear 0 il prototipo finale della vettura solare progettata dall’omonima azienda olandese. L’automobile, una berlina elettrica, è stata presentata lo scorso 9 giugno, al termine di “sei anni di innovazione” durante i quali la società ha lavorato al perfezionamento e all’efficientamento del modello.
Lightyear 0: come funziona
L’auto elettrica è dotata di 5 mq di pannelli solari posti sul cofano anteriore, sul baule posteriore e sul tetto, che le permettono di ricaricarsi mentre è in movimento o in sosta sfruttando la luce del sole.
Chilometraggio e autonomia
Secondo le stime dell’azienda il modello, senza altri costi di approvvigionamento, sarà in grado di percorrere dai 6.000 agli 11.000 chilometri annui. Ipotizzando una percorrenza media giornaliera, Lightyear potrebbe essere in grado di viaggiare, solo grazie al sole e senza alcun altro tipo di fonte esterna, dai 20 ai 35 chilometri, a una velocità massima di 160 km/h. Rispetto alle concorrenti, tuttavia, le prestazioni della vettura risultano più deboli: a Lightyear servono infatti dieci secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.
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Grazie alla batteria da 60 kWh, inoltre, Lightyear riesce a raggiungere una autonomia di 625 km, in presenza di una colonnina elettrica, è possibile ricaricare fino a 560 chilometri in solo un’ora. In generale, assicura l’azienda, nei paesi più soleggiati l’automobile potrebbe essere ricaricata potenzialmente ogni 7 mesi, lasso di tempo che si riduce nei climi più rigidi e nuvolosi dove, con un tragitto medio quotidiano di 35 chilometri, la vettura potrebbe necessitare di una ricarica ogni 60 giorni circa.
Lightyear 0: il costo
L’azienda intende lanciare la vettura sul mercato in soli 946 pezzi, a un prezzo che sfiorerà i 250.000 euro. Lightyear andrà dunque a fare concorrenza alle vetture elettriche già leader sul mercato – Porsche Tycan Tyrbo S, Mercedes EQS, Tesla Model 3 – offrendo però “più autonomia con meno batteria e riducendo il peso e le emissioni di CO₂ per veicolo”, sottolinea il co-fondatore e CEO dell’azienda Lex Hoefsloot.
Alessandra Marcelli