Novembre 16, 2021
Ottenere acqua potabile a zero impatto ambientale. È questa la funzione di “cupole” solari innovative e d’avanguardia, progettate e realizzate dall’azienda britannica Solar Water. Queste installazioni permettono infatti la desalinizzazione di acqua marina in maniera totalmente sostenibile.
Cupole solari Solar Water: il progetto
Quello in costruzione in Arabia Saudita è il primo impianto di desalinizzazione che sfrutta la tecnologia solare. La struttura, secondo quanto dichiarato dall’Ad di Solar Water David Reavley alla CNN, si presenta come una corta di vaso in acciaio posto sotto terra, “coperto da una cupola di vetro”.
Intorno a questa cupola sono posti specifici riflettori, in grado di focalizzare l’irraggiamento solare verso l’interno dove è presente acqua marina che, sfruttando un processo di evaporazione e condensazione, viene desalinizzata diventando dolce.
Credits: Solar Water PLCUna desalinizzazione sostenibile è possibile
La vera novità consiste nel fatto che, al contrario delle tipiche tecnologie di desalinizzazione, quello ideato da Solar Water non prevede l’uso di sostanze inquinanti, e quindi garantisce un pieno rispetto ambientale. La scelta del territorio su cui installare la prima “cupola”, inoltre, non è casuale: l’Arabia Saudita è infatti un luogo particolarmente arido che abbonda di luce solare.
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La desalinizzazione sostenibile su vasta scala, secondo Solar Water, sarà fondamentale per lo sviluppo economico delle regioni desertiche in Medio Oriente. Non solo: la tecnologia green sviluppata dagli inglesi potrebbe anche essere in grado di limitare la desertificazione e avviare la riforestazione.
L’idea dei ricercatori della KAUST
Già tempo fa, un gruppo di ricercatori della King Abdullah University of Science and Technology (KAUST) – sempre in Arabia Saudita – aveva sviluppato un progetto simile. L’idea prevedeva la costruzione di un dispositivo “a strati”, costituito da membrane porose e conduttori termici, da installare sul retro di un modulo fotovoltaico.
Credits: Joule
Il calore disperso dal pannello vaporizzava l’acqua marina, il vapore a sua volta attraversava la membrana condensandosi poi come acqua dolce nello “strato” sottostante. Infine, con l’avvio della condensazione, il vapore attraversava lo strato termoconduttivo alimentando un nuovo processo.
Alessandra Marcelli