Maggio 7, 2021
Consumo di acqua: Italia prima in Europa con 220 litri al giorno pro capite, a fronte di una media europea di 165 litri. È quanto emerge dalla ricerca Ipsos per Finish del gennaio 2021 condotta in merito alle abitudini dei cittadini italiani. Solo il 12% degli intervistati, infatti, ritiene l’acqua un problema di cui doversi preoccupare; la tematica a cui gli italiani si mostrano più sensibili è quella della plastica in mare (51%) e poi, a seguire, dell’inquinamento atmosferico (49%) e della gestione dei rifiuti (44%).
Consumo di acqua in Italia: i risultati del rapporto
Ciò, a fronte della previsione del World Resources Institute, che ha evidenziato come l’Italia entro il 2040 verserà in una condizione di grave stress idrico. Eppure, il 52% dei cittadini intervistati ritiene troppo pessimistica questa ipotesi, mentre l’11% addirittura crede che sia totalmente falsa e nata dalla volontà di diffondere paura tra le persone. Solo il 22% degli italiani la ritiene vera, temendo anzi che possa avvenire anche prima della data indicata.
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I numeri emersi però hanno evidenziato anche passi in avanti. Ad esempio, la percentuale di coloro che non sciacquano i piatti a mano prima di metterli in lavastoviglie è passata dal 26% del 2020 al 30% del 2021: si tratta di un aumento di circa 700.000 famiglie, che consentono così un risparmio di acqua di oltre 6 miliardi di litri l’anno.
L’impegno di Finish, in collaborazione con il Future Food Institute ed il FAI – Fondo Ambiente Italiano, è quello di sensibilizzare ed incentivare gli italiani ad assumere atteggiamenti corretti per difendere una delle ricchezze fondamentali per l’ambiente e per la vita umana. L’acqua, appunto.
Risparmio idrico fondamentale anche per l’agricoltura
Con questo obiettivo ha preso il via lo scorso marzo il progetto “Acqua nelle nostre mani”, che prevede una serie di incontri e dibattiti nel corso dell’anno con esperti e professionisti del settore. La volontà è anche quella di sottolineare lo stretto rapporto tra acqua ed agricoltura: gran parte dell’innovazione agroalimentare, infatti, passa proprio per il risparmio idrico.
Con il Covid ed il lockdown forzato, la situazione non è di certo migliorata. Stando al rapporto, solo un italiano su quattro ha controllato i consumi in casa, anche se la convinzione, per il 68% degli intervistati, è che spetta proprio ai cittadini stare attenti allo spreco idrico.
Il 58% degli italiani attribuisce invece la responsabilità agli enti pubblici, rei di non provvedere come dovrebbero alla manutenzione delle tubature. Per il 54%, infine, i governi dovrebbero garantire sanzioni certi a chi non adotta un modello di comportamento corretto per salvaguardare questo bene indispensabile.